Il tao ed il buonsenso 1

Il Tao è un’antica filosofia cinese, che vede l’uomo nel suo rapporto con se stesso e con la Natura. Molte delle sue pratiche energetiche e di medicina ancestrale sono rivolte alla conquista della longevità, in quanto il fulcro del compito di vita è orientato verso la realizzazione della propria essenza ed autenticità profonda. Questo percorso di vita richiede lunghi tempi di apprendimento, pertanto essere longevi facilita la realizzazione del proprio Ming (destino).

Il Tao e la medicina cinese antica

La medicina cinese nella sua versione più antica (detta “classica), fa riferimento alle conoscenze che precedono la creazione della medicina moderna, chiamata “tradizionale”.

In questo antico sistema di interpretazione del mondo, i cinque elementi (di cui puoi leggere in QUESTO ARTICOLO) sono disposti come nelle tradizionali ruote di medicina antiche, ovvero con la terra al centro, che fa da supporto agli altri elementi.

 

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Un altro aspetto per cui differisce dalla medicina tradizionale cinese è che i meridiani principali, che sono 12, vengono considerati non come entità separate, ma come un unico meridiano che cambia forma e funzione lungo l’arco della giornata, secondo i ritmi circadiani.

Ma l’aspetto più significativo in questo contesto, che deriva dalla visione sciamanica pre-taoista, è che l’uomo non si trova al di sopra del cerchio della vita (aspetto che ritroviamo in molte religioni monoteiste), ma ne fa parte come elemento integrante e responsabile.

In questo il Tao fornisce grandi insegnamenti: noi umani dipendiamo dal rapporto con la Natura intorno a noi e con la natura che c’è dentro di noi. Infatti la migliore condizione che la persona possa raggiungere si chiama “stato naturale”.

 

Il tao ed il buonsenso 2

equilibrio e stato naturale grazie alle pratiche taoiste

 

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Dalla visione sciamanica alla vita quotidiana

Molto spesso chi percorre un sentiero sciamanico o segue una filosofia orientale come il Tao, riduce l’applicazione di queste conoscenze al momento in cui si trova nel corso a praticare. Appena esce dal daochang (luogo di pratica), torna nella vita di tutti i giorni, riproponendo gli stessi schemi mentali che aveva prima di entrare.

Le esperienze che si realizzano nei seminari o negli eventi servono a ben poco se non vengono portate nella vita quotidiana. Il valore di queste esperienze è nella misura in cui riusciamo a trarne insegnamento, da applicare al pensiero ed alle azioni di ogni giorno. Solo così avvengono la trasformazione e l’evoluzione.

 

Tutto ciò perché che il Tao non è qualcosa di staccato dal mondo e relegato lassù in cielo, ma è la Vita stessa.

 

Per questo motivo è molto più utile una pratica più ridotta ma protratta per anni, piuttosto che i seminari intensivi: il vero cambiamento non avviene durante il corso, ma a casa, in solitudine, rielaborando piccoli concetti trasmessi durante il corso. Negli eventi intensivi (per quanto molto “emozionali”), le informazioni ricevute sono troppe per poter essere gestite ed integrate.

Troppo spesso il ritorno ai doveri quotidiani anestetizza gradualmente le esperienze vissute, per cui alla fine non resta nulla se non un ricordo appannato.

 

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Il buonsenso del Tao

Il modo più graduale per seguire la via del Tao, è di scegliere un percorso che possa impegnare per anni, senza fretta, esercitandosi nel mettere in pratica gli insegnamenti quotidianamente… ma uno alla volta :)

Il nostro cervello impara dall’esperienza ripetuta, quindi non è tanto “l’abbuffata” che cambia la situazione, quanto il nutrimento graduale. Ritagliarti uno spazio settimanale per dedicarti a te stesso ed alla pratica è già un primo atto di buonsenso che migliora il benessere, l’autostima, l’equilibrio generale.

Inoltre ti può essere molto utile trovare un percorso che non snaturi la tua personalità: non è assolutamente detto che, per seguire una filosofia, tu sia obbligato a cambiare vita, abbigliamento, amici ecc.

Il fine ultimo per chi segue il Tao è quello di esprimere la propria essenza in modo autentico, ma non è possibile liberarsi di tutte le sovrastrutture di pensiero in una sola volta. E’ un cammino che procede a buccia di cipolla, uno strato dopo l’altro, senza traumatizzare il sistema interno.

In sostanza non ti serve a nulla rinnegare ciò che sei… o che sei stato fino ad oggi: ogni cosa avviene nel giusto modo e nel giusto momento, non c’è nulla di sbagliato. Nel tempo, grazie alla comprensione dei principi spirituali, potrai compiere una trasformazione spontanea e graduale, verso la libertà interiore.

 

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Foto in alto a cura di martin-dm su Istock