Il terzo occhio si può aprire

Il terzo occhio è un “organo sottile” collocato tra le sopracciglia, che coordina le nostre facoltà intuitive, la visione remota, la percezione di ciò che va oltre la materia fisica.

Collegato alla ghiandola pineale, questo “dispositivo energetico” si può anche chiamare SENSIBILITA’ PSICHICA . La sensibilità psichica è una guida che favorisce l’evoluzione della personalità, sotto la guida dello spirito interiore, per creare una vita migliore e più allineata con il nostro vero Sè.

Tutti possiedono il terzo occhio?

Tutti nascono avendo a disposizione l’intera gamma dei talenti umani. Tuttavia, non tutti ne sviluppano completamente la funzionalità. In alcune persone certe facoltà rimangono “addormentate”, a volte per una parte della vita, a volte per la vita intera.

Nel caso del sesto senso, ci sarà chi riesce a percepire avvenimenti, immagini, visioni, letture energetiche ecc., e chi potrà semplicemente contare su qualche buona intuizione, di tanto in tanto.

Per fare un parallelo fisico, moltissimi umani sono capaci di camminare, oppure correre per raggiungere il pullman. Ma non tutti diventano Carl Lewis!

Per la sensibilità psichica vale lo stesso discorso: ci sono persone che nascono “naturalmente portate” per un talento specifico; con un po’ di allenamento possono sviluppare quella capacità in modo potente e rapido. Altre non riescono ad avere gli stessi risultati, non perché siano limitate, ma solo perché sono nate con talenti diversi.

Anche il sesto senso, infatti, è un organo come lo stomaco, il fegato o il cuore. Solo che si tratta di un organo “non-materiale”. Ecco perché anche chi nasce con una predisposizione dovrà, comunque, mantenerlo attivo grazie all’utilizzo e alla purificazione.

 

 

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Il terzo occhio nel mondo egizio si chiamava “raggio invisibile”, nell’antica Cina era “lo specchio del Tao”; la definizione “terzo occhio” deriva dal Tibet.

 

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Le capacità del terzo occhio si stanno diffondendo sempre di più

Nelle epoche passate c’erano alcuni individui (santi, mistici, saggi), che possedevano un terzo occhio attivo, capacità che non era presente nelle persone “normali”. Oggi, invece, alcune facoltà sottili si sono riattivate nel genere umano, ecco perché ci sono numerose persone che possiedono, del tutto o in parte, una percezione intuitiva particolarmente sviluppata.

I nomi con cui anticamente era identificato come organo sottile sono diversi: nel mondo egizio si chiamava raggio invisibile, nell’antica Cina era lo specchio del Tao, mentre la diffusa definizione terzo occhio deriva dai mistici tibetani. Tuttavia anche nel linguaggio moderno troviamo riferimenti alla sensibilità sottile: la parapsicologia usa il termine percezione extrasensoriale, mentre la psicologia parla di sesto senso.

 

Se vuoi approfondire il discorso della “seconda vista”, leggi anche questo articolo sulla REMOTE VIEWING. Clicca e apri l’articolo 

 

Il motivo per cui, a volte, la sensibilità psichica non riesce ad aprire completamente le percezioni

Quando arriviamo sulla terra portiamo con noi un bagaglio di karma derivante dal passato, dalla famiglia, dagli avi, dalle energie non espresse. Tutto questo, in base alla visione della Medicina Cinese, viaggia insieme al jing (essenza).

A tutto ciò si aggiungono il significato e l’interpretazione che diamo agli avvenimenti che si verificano nel corso della vita, dalla nascita in avanti. Come in un diario, giorno dopo giorno aggiungiamo al nostro vissuto emozioni, opinioni, aspettative, condizionamenti che riceviamo dall’esterno, ecc.

Con il passare del tempo tutte queste informazioni si addensano, creando della vera e propria nebbia intorno al terzo occhio, una nebbia che costituisce un ostacolo tra la sensibilità e la mente.

 

 

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Dato che il terzo occhio non è un organo fisico ma energetico, tutti i blocchi vibrazionali che si fissano in questa zona impediscono la nitidezza delle percezioni.

Così, può capitare che siamo convinti di percepire (o canalizzare), una determinata informazione, mentre in realtà stiamo solo leggendo le nostre aspettative, le emozioni vissute, o qualche altro record annotato nel diario della nostra vita.

 

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Pulire il sesto senso dai blocchi energetici

Molti cercano di trovare pratiche mistiche, tecniche meditative oppure sessioni olistiche, che siano in grado di sbloccare ed aprire il terzo occhio velocemente.

Personalmente ho potuto verificare che non solo le forzature si rivelano sempre controproducenti, ma soprattutto non servono a niente, perché la sensibilità psichica segue comunque i suoi tempi: se la persona non è pronta per avere accesso ad un talento, non riesce ad ottenerlo nemmeno impegnandosi tutti i giorni.

L’unico sistema efficace e stabile per pulire il terzo occhio è lavorare per creare dentro di sé un Qi pulito e ben radicato. Questo percorso richiede anni. Si tratta di un vero e proprio stile di vita, non è una tecnica che si può imparare in un fine settimana.

Grazie all’equilibrio energetico che si ottiene con un percorso naturale, l’apertura graduale del terzo occhio diventa REALE, ma soprattutto raggiunge il completamento delle sue possibilità.

 

Effetti negativi delle forzature

Ogni cosa che accelera la procedura, oltre a fare male limita le possibilità, ma soprattutto può dare origine a disarmonie del carattere, comportamenti instabili e visioni totalmente errate: è il caso di chi “vede” sempre e solo cose negative, ma anche di chi vede solo eventi positivi. In entrambi i casi si tratta di una deviazione percettiva.

 

Tutto l’ologramma che contiene l’immagine di noi stessi si modifica in sinergia.
Il flusso costante fra yin e yang permette alle informazioni di diffondersi gradualmente: questo mutamento costante guida il corpo nel regolarizzare il proprio assetto, allineandosi con la consapevolezza.

Così come non posso chiedere alle gambe di diventare possenti, se non ho dei piedi atti a sorreggerle, allo stesso modo non posso aprire il terzo occhio solo con la forza di volontà, se non ho prima costruito un’energia totale che sia in grado di supportarlo. 

 

Il cammino per dirigere le proprie energie è un vero e proprio viaggio, come tutti i viaggi può avere battute di arresto e cambi di direzione. E’ giusto che sia così, perché anche noi, nel frattempo, ci stiamo trasformando.

 

Puoi lavorare sulla tua energia, grazie alle lezioni settimanali sul metodo Iwakura®. Scopri di più. 

 

 

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Il sesto senso non è un organo fisico ma energetico, quindi i blocchi vibrazionali che si fissano in questa zona impediscono la nitidezza delle percezioni

 

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Il terzo occhio ed il flusso di energia nelle due direzioni

Il raggio invisibile ha due funzioni principali:

  1. Riceve informazioni, percezioni, letture, visioni remote, intuizioni, ecc. (dati IN ENTRATA)
  2. Emana energia, che possiamo paragonare ad un raggio di luce, grazie a cui è capace di trasferire la forza e l’intenzione anche a grande distanza (dati IN USCITA).

Ecco perché si “sporca” facilmente, non solo per le energie che provengono da noi, ma anche per quelle che filtrano dall’esterno. Quindi, più che ad attivarlo, l’azione regolare deve essere rivolta a ripulirlo. Come? Costruendo Qi Vitale pulito.

Quando tra l’anima e la personalità si manifesta una disarmonia, la comunicazione tra il terzo occhio e la mente non si può verificare in modo corretto. Ecco il motivo fondamentale per cui, per il bene nostro e degli altri, è necessario continuare a pulire corpo, mente e Qi vitale, creando ZHENG QI dentro di noi.

 

Cosa si intende per ZHENG QI? Segui il video della conferenza cliccando su questo link

 

Respiro, radicamento, alimentazione ed AZIONE FOCALIZZATA sono i metodi più efficaci. Tutto va diretto in base alla propria natura, rivelando sempre di più la propria essenza autentica, libera da costrizioni.