La meditazione in movimento per aumentare la visione spirituale
Cos’è la meditazione in movimento? Si tratta di una pratica basata sull’azione, mirata a raggiungere la centratura e l’equilibrio. Grazie agli esercizi focalizzati sul corpo lo connette con lo spirito, realizzando la piena completezza dell’essere umano.
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I benefici della meditazione in movimento
Ogni evoluzione della nostra vita, in qualunque settore si manifesti, per la sua realizzazione (o meno), dipende da quanto siamo flessibili al cambiamento. Questa capacità è governata dall’elemento legno, presente in ognuno di noi in percentuale variabile.
Gli alberi e le foreste, per crescere forti e resistenti, devono ergersi verso la luce del sole mantenendo le radici ben piantate a terra. La nostra energia legno, per creare il giusto momento in cui realizzare l’espansione della nostra capacità spirituale, deve manifestare le stesse caratteristiche.
La meditazione in movimento attiva la salita dell’energia (yang), senza perderne il controllo, ma anzi mantenendo forte e centrato il radicamento, ovvero la connessione con la vita ed il corpo fisico (Dantian Inferiore).
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Al giorno d’oggi, molti lavorano per tante ore al giorno alla scrivania. Questa non-attività continuativa spegne e blocca lo spirito di Hun, l’archetipo del legno che anima il fegato (organo yin) e la cistifellea (organo yang). Questo ristagno si manifesta, a lungo andare, sull’atteggiamento mentale (che diventa quello di un depresso), sul sangue e sui liquidi.
Per questo, in generale meditare attraverso il movimento del corpo è un antidoto efficace per tutti, per bilanciare la tendenza al ristagno e alla vita sedentaria che caratterizza il nostro tempo.
Chi non ha la possibilità di trovare un Insegnante specializzato nel condurre sessioni di meditazione in movimento, può comunque dedicarsi a fare lunghe camminate quotidiane, di almeno 30 minuti.
L’assenza di movimento crea depressione ed annebbiamento mentale
L’elemento legno è colui che permette di avere una chiara e serena visione d’insieme, ma nel momento in cui viene compresso perde questa capacità. Per questo la visione diventa oscura e limitata, l’energia mentale è caotica e non riesce a focalizzarsi: vengono a mancare l’attenzione, la voglia di fare, la memoria… anche lo sguardo perde luce e nel corpo compaiono dolori articolari, stanchezza, insonnia.
(l’articolo continua dopo la video-intervista su “Le ali del brujo”: durata 1 h e mezza)
Tutto questo viene solitamente interpretato come “depressione”. Grazie alla stimolazione creata dagli esercizi di meditazione in movimento, in accordo con i principi di Medicina Tradizionale Cinese, tutto si risveglia in pochissimo tempo: tendini, occhi, fegato, cistifellea, tendini e sistema immunitario.
Ed insieme… la lucidità mentale!
Secondo la visione del Maestro Wu, l’elemento legno ama muoversi. Per questo, la meditazione contro la depressione deve contenere molto movimento fisico, diversamente non potrà funzionare.
Nei casi gravi, in cui lo stato di ristagno si è protratto a lungo e l’individuo ha perso la sua forza vitale, si può praticare fino a 60 minuti al giorno, per arrivare alla ripresa completa.
E per la ricerca di una spiritualità più profonda? Anche in questo caso può essere utile meditare in modo attivo e dinamico. Vediamo il perché, nel prossimo paragrafo.
Leggi anche l’articolo “Il risveglio spirituale attraverso il corpo fisico”
La meditazione in movimento funziona anche per diventare più aperti spiritualmente?
Spesso, le persone in cerca di apertura mistica iniziano a praticare la meditazione statica alla ricerca dell’illuminazione spirituale. Ebbene, non per tutti questa tecnica è positiva.
Per chi ha molta energia legno nella sua personalità (ma anche per chi ha molta energia fuoco), la meditazione statica alla lunga determina esattamente l’effetto opposto: genera infatti senso di inadeguatezza, scarsità vitale e blocchi energetici.
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Si tratta di sensazioni negative che non porteranno mai alcuna apertura spirituale, ma anzi faranno sentire l’individuo prigioniero della realtà, desiderando di fuggire.
Questo non vuol dire che le meditazioni statiche sono negative per tutti, ma solo che non sono la risposta a tutto. Occorre, per ciascuno, trovare il proprio percorso preferenziale, per stimolare l’energia di Hun e farsi guidare verso l’evoluzione.
Scuotere il corpo, camminare, danzare, oppure seguire il corso di pratica sulla meditazione corporea, sono metodi per liberare l’energia del legno e potenziare la visione spirituale e il contatto con il Sè superiore.
Ora ti verrà sicuramente in mente una domanda: come faccio a sapere quanta energia legno (o fuoco) ho nella mia struttura individuale?
Per questo c’è la risposta: la via più veloce è fare una seduta di BAZI, lo studio della struttura energetica della persona alla luce dei cinque Elementi della Medicina Cinese. Una volta individuata la tua “composizione”, saprai quanta energia, di ciascuno degli elementi, hai nella tua miscela personale, e soprattutto apprenderai come gestirla e sfruttarla al meglio.
Questa seduta può essere richiesta anche a distanza. Sei interessato a saperne di più? Scrivimi una mail oppure invia un Messaggio Telegram al numero 3393988318.
La meditazione in movimento ed il metodo Iwakura® il corpo che medita
Leggendo questo sito avrai sicuramente compreso che il mio insegnamento della meditazione è basato proprio sul movimento.
Tutto il programma di esercizi è orientato sulle pratiche taoiste e sulla Medicina Cinese, ed è mirato a riportare la tua forza e la consapevolezza nella loro collocazione originaria: il Dantian Inferiore, che è collocato all’interno dell’addome (i giapponesi lo chiamano HARA).
Praticando regolarmente Iwakura®, darai spazio ad una visione chiara e nitida del tuo cammino, sia a livello interiore (evoluzione spirituale), sia esteriore (scelte di vita allineate con la tua consapevolezza vera e focalizzata).
L’insegnamento orientale recita che IL MAESTRO E’ DENTRO DI TE: il problema è che spesso non riesci a sentirlo, per via della cacofonia creata dai pensieri, e da tutte le distrazioni e richiami continui che provengono da fuori di te.
Cercare di “udire la voce del maestro interiore” uscendo dal corpo per rifugiarti in un mondo trascendente, è il metodo più sicuro per non sentirla, o per distorcerla. Tornando dentro la consapevolezza corporea, invece, la tua guida interiore si farà sentire in modo sempre di più cristallino.
Per superare i blocchi energetici, quindi, occorre passare dal corpo ed ascoltare il suo insegnamento.
Per conoscere meglio il metodo IWAKURA®, IL CORPO CHE MEDITA Visita la pagina
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