Lo Sciamanesimo Hawaiano ed il Gatto di Schrœdinger

Lo Sciamanesimo Hawaiano ed il Gatto di Schrœdinger

Cosa possono avere in comune una visione antica ed innata come quella che deriva dallo sciamanesimo hawaiano, ed una delle teorie di fisica quantistica più discusse e paradossali?

La risposta è che hanno in comune il concetto di fondo. Visto da due estremità diverse (ovvio), e con le dovute differenze, ma comunque allineato.

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Uno dei principi più potenti dello Sciamanesimo Hawaiano

Uno degli insegnamenti più antichi e più illuminanti che derivano dallo sciamanesimo hawaiano recita:

l’energia segue l’intenzione

Significa che laddove posizioniamo la nostra attenzione, lì avviene il miracolo: la nostra energia interiore si muove, per condurre i lavori di realizzazione materiale del progetto.

Sembrerebbe semplice… ma allora perché non siamo tutti realizzati, felici, ricchi, prosperi, ecc.?

Probabilmente perché la nostra “attenzione” quotidiana è meno direzionata di quanto speriamo… :) Gli studi scientifici dimostrano, infatti, che più del 70% del nostro pensiero quotidiano è orientato in senso negativo. Più del 70%!!!

Che ci piaccia no, dal nervoso causato dalla guida dell’auto al disagio sociale causato dall’attuale isolamento, fino a giungere alla paura del futuro … le informazioni positive e rasserenanti che raggiungono il nostro intento sono troppo poche, per contrastare l’onda di pensieri fuorvianti (nostri o altrui).

Il fatto che oggi molti vivano un profondo malessere interiore, dimostra che, purtroppo, il principio dettato dallo sciamanesimo hawaiano funziona bene: peccato che i messaggi che riceve siano nella direzione opposta al benessere.

Questa regola spirituale ha un suo corrispettivo anche nei postulati della fisica quantistica, un esempio è il paradosso di Schroedinger. Vediamolo insieme.

 

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Il povero gatto nella scatola

Se chiudiamo un gatto in una scatola e lo avveleniamo con una fialetta di cianuro (sì lo so, è un esempio crudele :( , ma così è stato descritto dallo scienziato), avremo la certezza che il gatto sia morto, oppure, al contrario, che sia rimasto vivo?

No: non avremo questa certezza fin quando non apriremo la scatola. A quel punto constateremo lo stato di salute della povera bestiola, facendo l’ovvia deduzione.

Qual è l’aspetto che determina la constatazione? La verifica, ovvero l’OSSERVAZIONE.

Nel momento in cui la nostra attenzione viene diretta sulla visione del gatto, secondo l’esempio di Schroedinger noi determiniamo la realtà. Cioè, quando la nostra ATTENZIONE si concentra sulla visione del gatto, di fatto operiamo una SCELTA e direzioniamo la realtà verso una delle tante possibilità.

Anche se si tratta di un paradosso, tutto ciò, in modo molto “accademico”, spiega quanto la nostra opinione è in grado di incidere sulla realtà che viviamo.

 

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PERCORSO DI FORMAZIONE IWAKURA® IL CORPO CHE MEDITA

 

Tornando all’energia e all’intenzione…

Per fare un esempio concreto nel mondo olistico: perché numerosissime persone cercano di applicare il segreto visualizzando e visualizzando una realtà prospera e felice… ma di fatto rimangono dove sono?

Perché non è lo sforzo intellettivo a fare la differenza, ma ciò che riteniamo veramente plausibile, al di là di ogni dubbio.

E l’unica realtà per noi plausibile è quella che abbiamo già vissuto e sperimentato. Sperimentato in modo concreto. Vissuto attraverso il corpo e attraverso le emozioni. 

Le nostre opinioni si formano dall’esperienza vissuta. Vengono SCRITTE NEL CORPO, nella profondità delle memorie cellulari della carne.

L’unico modo per sovrascrivere le memorie con un’opinione diversa, e:
fare un’esperienza diversa

 

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Dallo sciamanesimo hawaiano alla vita del nostro secolo

Come si può applicare un principio tanto semplice come “l’energia segue l’intenzione”, quando le nostre memorie cellulari, ahimè, remano contro? :)

La chiave è racchiusa nel mutamento della percezione di noi stessi. Di conseguenza, muterà la percezione del contesto intorno a noi.

Questa trasformazione non può avvenire semplicemente visualizzando un’immagine diversa di noi (o meglio: aiuta, ma non è determinante), ma creando esperienze fisiche diverse.

Attraverso le pratiche taoiste di centratura nel corpo, per esempio, cambiamo concretamente il nostro modo di relazionarci con noi stessi: non lo facciamo attraverso una speculazione psicologica o l’aspettativa o i desideri che vorremmo realizzare, ma partendo dal semplice SENTIRE, che è la capacità primaria scritta nelle nostre corde umane fin dall’antichità.

Gli esercizi fisici che muovono l’energia, ricostruiscono la griglia di informazioni del nostro sistema corpo-mente-spirito, rendendola più coerente con i nostri reali obiettivi di vita, per questo permettono di focalizzare meglio l’intenzione, nelle azioni concrete di ogni giorno.

Superare la paura, orientare il proprio cammino, seguire la propria strada… tutti questi obiettivi spirituali eccellenti, necessitano di un carburante che non proviene da fuori ma da dentro di noi.

Come agiscono gli esercizi taoisti? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

 

Gli esercizi fisici per il cambiamento spirituale

Ogni interpretazione della vita deriva da come sentiamo noi stessi. Quando ti senti carico e sereno hai una visione più pro-positiva, mentre se ti capita una giornata storta tendi a vedere tutto nero.

Grazie agli esercizi del metodo Iwakura®, cambia il tuo modo di vederti e di sentirti, anche nelle giornate storte. Ecco perché ti riesce più facile mantenere il timone orientato verso la giusta rotta (una forte energia vitale ed una visione positiva), invece di perderti per strada.

Se soffri di paura interiore, se vorresti realizzare dei progetti ma continui a rimandare, perché alla fin fine temi sempre di fallire, spesso ti dici “è perché non ho abbastanza fiducia in me stesso”. Ma credimi, la fiducia non ti verrà né visualizzando né aspettando: all’autostima ci si deve allenare. Un giorno dopo l’altro.

Con la pratica e la determinazione, il tuo “gatto nella scatola” potrà rivelarsi vivo, a dispetto della logica comune o delle passate esperienze.

Perché, nella vita, il paradosso è sicuramente una delle opzioni possibili :)