Yin e Yang è molto più che “femmina e maschio”
Yin e Yang, in Medicina Cinese, sono le forze che rappresentano le due polarità, negativa e positiva. Sono chiamate “energia femminile” ed “energia maschile”, ma non si limitano ad identificare la femmina ed il maschio, bensì vanno oltre: il codice cosmico basato sul numero due crea l’alternanza e la ciclicità dell’energia, in questo modo permette anche di comprendere i movimenti di tutto il creato.
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Il tao, il principio senza divisione
Il concetto di Tao corrisponde all’unità alla base di tutta l’esistenza, ed è una grande fonte di consapevolezza, se intendi coltivare un senso di totalità indivisa dentro di te. Tuttavia, se vuoi muoverti nella realtà del mondo, non puoi farlo senza la dualità.
Se devi decidere di avviare la lavatrice, per fare un esempio, devi avere in mente la differenza tra abiti sporchi ed abiti puliti, e questo è solo uno degli opposti che permettono il procedere della vita quotidiana: ognuna delle centinaia di decisioni, piccole e grandi, che prendi quotidianamente, prevede come minimo la scelta tra due situazioni diverse e contrapposte.
Faccio colazione o non faccio colazione? Vado a lavorare con il bus o con l’auto? Voto per tizio o voto per caio? “Tutto è uno” è una posizione totalmente statica, mentre la vita è fatta di movimento, di … rimbalzi yin/yang.
La relazione yin e yang
Sì può dire che tutto è yin vs yang, relativamente al suo complemento/opposto. Così, possiamo contrapporre oscurità e luce, notte e giorno, freddo e caldo, acqua e fuoco, riposo e movimento, caduta e ascesa.
Ogni coppia di opposti rappresenta una relazione yin-yang.
Nessuno dei due può apparire come più prezioso dell’altro infatti sono inseparabili, poiché ciascuno crea reciprocamente l’altro. Il concetto di bellezza definisce la categoria della non-bellezza; l’idea di vincere richiede che ci sia qualcuno destinato a perdere.
Quando giungono alla massima espressione, lo yin e lo yang si trasformano l’uno nell’altro, proprio come la luna, quando è piena, comincia calare fino a diventare luna nuova (nera).
Per qualcuno queste due polarità rappresentano il maschio (yang) e la femmina (yin), ma non è una definizione del tutto corretta, poiché anche se esternamente questo è reale, in realtà in entrambi, all’interno (corpo fisico, mente e spirito), coesistono le forze maschili e femminili.
Inoltre, possiamo incontrare donne con una prevalenza di energia yang, così come uomini con una prevalenza di energia yin. Tutto questo dimostra che una classificazione netta di queste due polarità non è realizzabile. Infatti esistono anche le posizioni “intermedie”: yin crescente, yang crescente, oppure al contrario yin decrescente (quando sale lo yang) e yang decrescente (mentre aumenta lo yin).
Nel simbolo che rappresenta yin e yang possiamo altresì osservare l’interdipendenza tra le due polarità: infatti dentro l’area di massimo yin (nero) c’è un “seme”, cioè un punto, che rappresenta lo yang… e viceversa. Questo vuol dire che la massima espressione di ciascuna forza è anche l’origine della forza opposta.

simbolo delle due polarità
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Esistono elementi prettamente yin ed elementi prettamente yang?
La grande difficoltà che incontrano le persone nel comprendere a fondo la differenza tra yang e yin, è che non esistono classificazioni nette. Non esiste nulla che sia “solo Yin” oppure “solo Yang”.
Tutto dipende da dove si posiziona l’osservatore. Se si posiziona, idealmente parlando, nel punto di massimo yin, tutto ciò che vedrà avrà una connotazione yang. Allo stesso modo, se si posiziona nel punto di massimo yang tutto ciò che vedrà gli apparirà yin.
Quindi, domandarsi se una determinata circostanza è yin oppure yang è una vera e propria battaglia persa in partenza, perché basta variare una delle condizioni esterne oppure interne, per trasformare anche la polarità.
Dalla luce all’oscurità… e ritorno
Le leggi della natura e del divenire ci insegnano che dopo un periodo di oscurità ci sarà sempre un’alba: questa semplice idea può portare un grande conforto, soprattutto quando si affronta un tipo di sofferenza che è stata definita “la buia notte dell’anima.” Applicando l’idea di dualità agli sforzi umani, riconosciamo le fluttuazioni della fortuna e del destino insite nei cicli della vita, che ci obbligano ad avere una certa umiltà, nel capire che nulla è per sempre.
Come gli antichi taoisti erano pronti a sottolineare “il successo è l’inizio del fallimento, la fama è l’inizio della disgrazia”.

Un equilibrio di forze trasformative
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Nella Medicina Cinese, il concetto di contrapposizione delle forze si utilizza anche per analizzare lo stato del Qi di una persona, per stabilire se necessita di cure e di provvedimenti per ripristinare l’equilibrio e l’armonia.
Una delle condizioni che vengono trattate più spesso attraverso il principio di analisi delle forze yang e yin è la menopausa, una situazione che può essere interpretata come un impoverimento dello yin.
I sintomi come vampate di calore, irritabilità e insonnia, ricordano infatti un eccesso di yang. Tuttavia sappiamo che la vera causa risiede nella mancanza di ormoni (cioè fluidi, energia dell’acqua), di conseguenza ciò che inizialmente appare come un’abbondanza di yang nel corpo, in realtà è solo un eccesso conseguente ad un calo drastico di yin.
In questo caso, dunque, attraverso gli agopunti (per esempio applicando la digitopressione, i cristalli e svolgendo esercizi fisici), si agisce cercando di aumentare l’energia yin, per riportare l’equilibrio vibrazionale. Tutto questo costituisce un efficace trattamento energetico complementare, che una persona può utilizzare in affiancamento alle normali cure mediche, che eventualmente sta già seguendo.
Ognuno di noi a volte è yang, altre volte yin
Per concludere, possiamo considerare queste due forze come l’origine dell’equilibrio e del benessere dentro di noi. Il malessere nasce quando l’alternanza ciclica tra le due polarità si interrompe.
E’ malessere sentirsi sempre depressi, ma è anche malessere fare di tutto per cercare di essere sempre “up”, allegri ed euforici. L’equilibrio sta nel flusso tra le dimensioni, perché anche la malinconia e la tristezza hanno un loro motivo d’essere.
Il modo per mantenere il più possibile l’armonia è dare spazio ai cicli di vita senza mettersi di traverso, cercando di cogliere l’insegnamento che deriva da tutte le esperienze. Questo è ciò che la filosofia taoista insegna, ed è ciò che costituisce una forma profonda e serena di autocoltivazione che tutti dovremmo ricordarci di applicare, ogni volta che una situazione esterna ci fa innervosire perché non si presenta come avremmo desiderato.
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